martedì 18 dicembre 2007

PRIMA ELEMENTARE – AUTISMO E RECUPERO MOTORIO

METODO DI RECUPERO MOTORIO SPECIFICO

C. era un bambino lievemente autistico:

In prima elementare si teneva staccato dai compagni e dai loro giochi; vi partecipava solo a mano mia (ma non sapeva correre e camminare, in quanto saltellava soltanto di traverso).

In seconda si sdraiava in mezzo allo spazio di gioco dei compagni che correvano: io non ho ritenuto mai di levarlo da quel pericoloso posto, mi sono impegnata soltanto a stare attenta a che nessuno gli camminasse addosso.

In terza e in quarta partecipava ai giochi, ma andava sempre sollecitato a farlo

In quinta classe giocava volentieri con i compagni, ma raramente li chiamava per nome, per lui tutti erano “Coso”.

Oltre a questi comportamenti ve ne erano altri di tipici e continui, ma la sua partecipazione a quanto si faceva in classe era sufficiente, sebbene non sempre vi corrispondessero “prodotti scolastici” adeguati.

Così ho ideato il seguente METODO DI RECUPERO MOTORIO applicato in collaborazione molto efficace con la madre del bambino, metodo che in circa sei mesi ha conseguito lo scopo sperato, migliorando decisamente la capacità di C. di stare seduto, di camminare e di correre.

(Penso che il metodo potrebbe essere somministrato anche a bambini iperattivi allo scopo di indurre un migliore controllo di posture e comportamenti, ma non ho mai provato).

PROGRAMMA MOTORIO SPECIFICO PER C.

da eseguirsi quotidianamente a casa con l’aiuto della madre e

con il controllo bisettimanale a scuola da parte dell’insegnante.

Gli esercizi motori sono suddivisi in tre TIPOLOGIE:

sulla riga - con la palla - con la fune

La realizzazione degli esercizi propri di ciascuna tipologia deve procedere senza fretta e gradualmente, in modo che ogni successivo esercizio venga intrapreso soltanto quando il bambino abbia acquisito con sicurezza quello precedente.

Non avere mai fretta ed ansia: la continuità dell’impegno darà sicuramente risultati visibili con il tempo. Questo è importante perché il bambino non si senta pressato e non pensi di essere “inadeguato” a quanto richiesto, mantenendo invece la fiducia in se stesso, necessaria al perseguimento del successo.

Ogni seduta (non saltare mai più di un giorno) deve contenere lo svolgimento di un esercizio per tipologia, quindi tre esercizi diversi.

Ogni esercizio va ripetuto almeno 4/5 volte, ma non di più.

Infatti non è opportuno permettere al bambino uno sforzo maggiore, che potrebbe essere oltre i suoi limiti e generare in lui noia e fatica.

Non sottolineare mai eventuali errori, se necessario minimizzarlo (con equilibrio).

Al contrario è necessario elogiare ogni successo, anche se parziale ed occasionale.

Non promettere premi al bambino, ma responsabilizzarlo, spiegandogli che questi esercizi “servono a far crescere bene il suo corpo”

Prima di intraprendere esercizi nuovi, rifare alcuni di quelli già acquisiti, introducendo le novità una alla volta, in modo che il bambino conservi la fiducia nelle proprie capacità e si senta disponibile.

Sottolineare ogni tanto i risultati raggiunti... “Ricordi che prima non ci riuscivi e adesso sì?”.

Dedicare al tempo degli esercizi un’attenzione completa, non disturbata da altre incombenze (le prime volte annotare il tempo di esecuzione: più o meno un quarto d’ora).

PRIMA TIPOLOGIA: con la RIGA

Disegnare sul pavimento (della cucina o altro) con un pennarello o con lo scocht una riga lunga circa 3/5 metri e larga 8 cm., sulla quale si segneranno delle distanze di 30 cm circa..

All’inizio di ogni esercizio sarà forse necessario sostenere C. mentre compie gli esercizi, ma la meta sarà raggiunta quand’ egli riuscirà a compiere gli esercizi da solo, con sicurezza.

I seguenti esercizi vanno eseguiti in successione, introducendoli soltanto quando il precedente sia da C. raggiunto con una certa sicurezza.

CAMMINARE DRITTO SULLA RIGA:

1. con postura corporea libera, ma tenendo il contatto linea-piede

2. con postura corporea libera, ma tenendo il contatto linea-punta del piede o linea-tallone

3. ripetere a) e b) tenendo in mano un oggetto che si possa muovere

4. ripetere a) e b) tenendo in mano un bicchiere pieno d’acqua

SALTARE CON I DUE PIEDI UNITI SULLA RIGA

1. ripetere a) - b) - c) del primo punto lungo la riga, osservando le distanze predisposte

2. saltare con il bicchiere pieno in mano potrebbe essere ... difficile, ma forse stimolante per C. Provare.

SEGUIRE UN PERCORSO SALTANDO SU UN PIEDE SOLO

(alternando una volta il destro e una volta il sinistro)

1. compiere un percorso libero a piacere

2. compiere un percorso prestabilito, ma largo (intorno al tavolo, alla stanza, ecc,)

3. lungo la linea di terra, tenendo il contatto linea-piede

4. lungo la riga, osservando le distanze predisposte

5. ripetere i punti precedenti, ma con in mano un libro o altro oggetto

SECONDA TIPOLOGIA con la PALLA

Piccola, del diametro di circa 10-15 cm, non pesante.

PALLEGGIO

1. libero, tirando in alto la palla e riprendendola in mano (almeno 8/10 volte)

2. come sopra, ma riprendendola dopo il rimbalzo a terra

3. come i due punti precedenti, ma la palla non deve superare un’altezza precisata

4. palleggio con le due mani unite contro la parete aumentando man mano la distanza da essa

5. come sopra ma con una sola mano (alternando una volta la destra e una la sinistra

6. palleggiare a terra, cercando di mantenere fermi i piedi (inizialmente si può delimitare un quadrato “lecito” a terra, entro il quale sia possibile muoversi

7. lanciare la palla in una scatola di cartone a terra, aumentando via via la distanza

TERZA TIPOLOGIA con la FUNICELLA

(non quella che vendono, con i manici di legno, perché pericolosa e controproducente.. Meglio comprarne una dal ferramenta: molto flessibile)

maneggiare la fune con la mano

1. liberamente, come una frusta (almeno 10 volte)

2. come una frusta, ma mirata a qualche oggetto: sedia, tavolo, vicino alla vasca da bagno, dentro la vasca, ecc.)

uso della fune con il corpo

1. appoggiarla al punto vita e quindi dimenarsi in modo da farla arrotolare intorno al corpo prima in un verso e poi nell’altro (il verso deve essere “scelto” da C. prima di fare l’esercizio)

2. come sopra, ma adottando un ritmo prima lento e poi lentissimo

3. come sopra, ma variando il ritmo in veloce e poi velocissimo mentre si arrotola

4. avvolgere la fune intorno alle mani e provare a saltarla a piedi uniti, facendola girare lentamente (la lunghezza giusta è quella ottenuta con la corda sotto i piedi e le braccia alzate in alto). Questo esercizio è piuttosto difficile ed ha bisogno di molta partecipazione. In caso di successo elogiare molto. Provare almeno con 10 salti al giorno.

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