lunedì 15 ottobre 2007

SCACCHI INSEGNATI AI BAMBINI - 3^ e 4^ TAPPA

TERZA TAPPA


Distribuisco scacchiere e giochi ripetendo rapidamente quanto già precedentemente appreso.

1.
Passo a spiegare la MOSSA, utilizzando la mia scacchiera magnetica:
- DELL’ALFIERE (con le stesse modalità usate per la torre),
- della REGINA (che è torre ed alfiere insieme) e
- del RE (come la regina “ma, poveretto, fa solo un
passettino per volta perché ha un manto di ermellino pesantissimo!
”).

Quando presento il nuovo pezzo, ne racconto brevemente la storia (l'Alfiere ha rappresentato storicamente vari personaggi, tra i quali perfino il Vescovo ...)

Per l'alfiere è opportuno far provare a tutti, almeno due o tre volte, la diagonale sulla propria scacchiera, controllando di persona ogni coppia di bambini.
Per alcuni di loro, infatti, è più difficile tracciare la diagonale corretta e talvolta "scantonano".
Generalmente però è l'avversario o qualche sveltone vicino che se ne accorge e interviene nella correzione!

AVVERTENZA: sia per il movimento della Torre, che per quello dell’Alfiere e della Regina i bambini hanno difficoltà:
a) a visualizzare con esattezza e velocità le diagonali;
b) a capire che il cambio di direzione richiede due mosse distinte (per alcuni ci vorranno più correzioni nel tempo, ma sistemando le coppie disomogenee per livello si ha la possibilità del controllo da parte dell’altro giocatore).

2.
Ora i bambini possono giocare con tutti i pezzi, escluso il cavallo.

3.
Domande e dubbi saranno molti, come anche le occasioni di litigio:
la mano alzata chiamerà l’ARBITRO, il quale ogni volta spiegherà pacatamente che è necessario non disturbare il gioco degli altri con grida e battibecchi, ma basta chiamarlo ed egli deciderà in modo inappellabile.

E' opportuno prevedere un quarto d'ora di tempo perchè i bambini possano cimentarsi in una "vera" partita tra loro.

Non è opportuno invece introdurre, già adesso, alcun cenno di strategia di gioco.


COROLLARIO:

finito il tempo di gioco le partite ora potranno anche essere sospese.
I bambini che già conoscono la lettura delle coordinate possono anche, qualora desiderino continuare la volta dopo, annotare in un foglio a quadretti la posizione dei singoli pezzi nelle diverse case, contraddistinte da lettere e numeri.

Non occorre interessarsi della cosa, se sbagliano se ne accorgeranno da soli in seguito e provvederanno!

La tappa si concluderà sempre con le stesse pignole modalità imparate alla prima.






QUARTA TAPPA


Distribuiti scacchiere e giochi,i bambini possono subito iniziare a giocare.


1.
Dopo un poco, alle coppie che non fanno errori, insegno SINGOLARMENTE la PRIMA MOSSA DEL PEDONE (che può essere anche di due quadretti "case").

2.
E’ anche il momento di spiegare ai bambini che è obbligatorio dichiarare lo SCACCO AL RE quando lo si minaccia direttamente con qualche pezzo, minaccia che può venire anche dal semplice pedone.

3.
Il RE non può assolutamente mettersi in pericolo da solo: se non può scappare o non può eliminare in qualche modo chi lo minaccia, allora c’è lo SCACCO MATTO e la partita è persa, anche se si hanno ancora tutti gli altri pezzi
(i bambini fanno fatica ad accettare da subito questo concetto e bisognerà ribadirlo fino alla.. digestione; fanno fatica anche a sentire “obbligatorio” avvisare il nemico del pericolo).

Non dimenticarsi di concludere la tappa con una breve partita tra le coppie, e di applicare poi le solite pignole fasi di ordinamento.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho letto con interesse la descrizine del suo sistema per insegnare gli scacchi ai bambini in sei tappe. Io insegno scacchi nelle scuole elementari dell'Alto Adige da dieci [??] anni. Ho cominciato con sistemi simili a quello da lei descritto, ma un po' alla volta sono passato a metodi meno costrittivi.
Ho anche realizzato un sistema di sussidi didattici con due volumi di esercizi per i bambini e un manuale rivolto in primis all'insegnante che di scacchi conosce poco.
Sto realizzando da quest'anno un progetto quadriennale di insegnamento degli scacchi in orario scolastico e come materia scolastica con lo scopo di dare ai bambini sicurezza nelle relazioni e nei rapporti sociali e migliori capacità logiche e cognitive. Pubblico settimanalmente un diario di questa esperienza nel blog http://scacchi012.wordpress.com.
Sono molto interessato ad un confronto di opinioni e di esperienze sulla didattica scacchistica nella scuola, funzionale ad obiettivi pedagogici e non sportivi.
Sul blog di cui sopra, che condivido con un altro istruttore veneto che si occupa di più della parte sportiva degli scacchi, metteremo un link a questo suo blog. Ma sia io che l'altro istruttore saremmo interessati a suoi contributi, sia in forma di commento che, ancora di più, in forma di articolo. Avremmo piacere che ci contattasse.

Alexander Wild, e-mail scacchiscolastici@gmx.net