giovedì 4 ottobre 2007

PIPI' E LAVORO


Si aprì la porta ed entrò la bidella: “La me scusa, maestra”,
“Dica, dica”.
Si mise le mani sui fianchi e, rivolta ai bambini seduti: “Chi xè che ga ancora pissà fora?!” (Chi è che ha ancora fatto fuori la pipi?).
Si era già lamentata con me altre volte.
Decisi giunto il momento di prendere in mano la questione.
Mi rivolsi quindi ai bambini: “Allora, a chi è successo di fare la pipì fuori del gabinetto?”
... Con mia grande meraviglia si alzarono ben cinque mani, tutte di maschietti.
“Allora vediamo, uno alla volta, tu, come mai è successo?”
“Mi scappava tanto tanto e non ho fatto in tempo!”
“E tu?”
“Non riuscivo a sbottonarmi i pantaloni”
“E tu?”
“Io la faccio sempre fuori, perché mia mamma mi ha detto di farla dalla porta, senza avvicinarmi, perché è tutto sporco!”.
In realtà quella bidella teneva i bagni puliti come ho visto raramente nelle scuole.
Ogni mezz'ora passava lo straccio e non c’era il minimo odore.
“Allora, Alessandro, devi riferire alla mamma che la maestra ha controllato i bagni tutti i giorni e sono sempre puliti, se vuole può venire a controllarli anche lei! Tu quindi non devi più sporcarli, ma prendere bene la mira da vicino!”.
La cosa finì così e la bidella se ne andò.
Devo dire che tutta la vicenda fu per me, insegnante, molto gratificante.
I bambini erano certamente fiduciosi nei miei riguardi, sinceri e soprattutto riuscivano a dare a tali argomenti l’importanza e la serenità appropriate: quando mai si erano visti ben cinque bambini alzare la mano per un fatto del genere?

Avevo proprio motivo di essere orgogliosa del mio rapporto con loro!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessante questo sito, ci verrò spesso.

Anonimo ha detto...

è vero, non erano affatto spaventati!
Mi complimento per il tuo blog, davvero interessante e istruttivo.
Mi piace anche sbircio il tutto, ma non mi sono fatta nessuna idea di come sei.
Però ....