Caro figlio lontano,
... A proposito dell’inserimento degli handicappati psichici nella nostra scuola (di quelli fisici non ho diretta esperienza), ma chi potrebbe comprendermi nella nostra demagogica società?
Io che reputo trasmissibile la lingua prima ancora che attraverso le tecniche, attraverso il pathos della lettura fatta ai bambini, del loro rappresentare fisicamente le parole (“i pulcini si stringevano l’uno all’altro intimoriti e tremanti”: prova a pensarli i miei bambini che devono rappresentare, analizzare, interiorizzare gli atteggiamenti e i sentimenti dell’intimorito, del tremante e poi dell’invenzione conseguente:“e se reagissero” “cosa potrebbero fare?”).
Bene, in un intero anno scolastico non sono riuscita a leggere ai bambini, neppure brevemente, una sola storia perchè la bimba mongoloide (per altro tanto affettuosa e carina) che avevo, per carattere (ma è anche una caratteristica specifica) voleva sempre essere al centro dell’attenzione di tutti e faceva la pagliaccia; ho provato a leggere tenendomela in braccio, ma non era assolutamente in grado di seguire neppure un po’ e invece faceva continue smorfie per far ridere i compagni ...
Insomma, in nome di cosa veramente si sacrifica un’intera classe?
Perchè l’inserimento dei portatori di hand, per il quale a suo tempo io ho fieramente lottato e che giudico una buona cosa, è stato fatto in modo così becero?
Prova a dirlo in giro....!!!
Ricordo che quando tua sorella fu iscritta al primo anno dell’Istituto d’arte di Venezia quando già era evidente il problema dei “laboratori”, insufficienti per i tanti iscritti.
Presa la parola in assemblea ho sostenuto che bisognava subito (era ottobre) avvisare le competenti autorità che l’anno dopo si sarebbe chiuso il numero delle iscrizioni alla prima classe qualora non fossero stati concessi i laboratori necessari: fui tacciata di fascismo in nome dei diritto allo studio e a nulla è valsa la mia riflessione che tale diritto sarebbe andato depauperandosi anno dopo anno ugualmente e più gravemente se non avessimo messo con forza il problema dinanzi alle autorità politiche che dovevano risolverlo.
Purtroppo credo che la demagogia sia una delle dominanti della nostra sciagurata socialpolitica italiana.....
mamma - 1997
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