SVILUPPO COGNITIVO DAL BAMBINO ALL’ADOLESCENTE
J.Piaget, in “Psicologia e pedagogia”, afferma che il punto di partenza delle operazioni intellettuali va ricercato nel corso dei primi anni di vita ...con la costruzione di schemi mentali costituenti la base per le strutture operative e nozionali successive....
Verso i due anni ha inizio un secondo periodo che va fino al 7 o 8 anni che... consente di rappresentare oggetti o avvenimenti, evocandoli mediante simboli o segni differenziati: gioco simbolico, disegno, ecc. e soprattutto il linguaggio.
In tale fase il pensiero intelligente rimane preoperatorio: il bambino immagina così che una decina di gettoni allineati crescano di numero se vengono distanziati o che un gruppo di oggetti diviso in due aumenti in quantità rispetto al gruppo intero, ecc..
Dai 7-8 anni si va sviluppando la formazione operativa: unioni e disgiunzioni di classi, origine della classificazione, concatenamento di relazioni, seriazione, corrispondenze, tabelle di raccolta, classi e ordine da cui scaturiscono i numeri; partizioni spaziali e spostamenti ordinati, ecc.
Ma queste molteplici operazioni nascenti poggiano ancora sulla concreta operatività con gli oggetti e non su mere enunciazioni verbali (di qui l'inutilità dei discorsi nelle prime classi elementari e la necessità invece di un insegnamento concreto). Inoltre procedono ancora per gradi, al contrario delle future operazioni combinatorie e proporzionali la cui mobilità sarà notevolmente superiore. ...
Dagli 11-12 anni vi è la conquista di un nuovo tipo di ragionamento da cui è possibile trarre delle conseguenze la cui verità o falsità emerge dall’analisi e dal confronto di ipotesi astratte preventive e non più soltanto su oggetti o realtà direttamente rappresentabili.
Dopo i 14 anni circa ci si avvia al quasi completo sviluppo delle strutture neurologiche cerebrali, con la conseguente capacità di analisi e sintesi delle conoscenze, via via sempre più raffinata.
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