sabato 17 novembre 2007

SVILUPPO DELL'INTELLIGENZA E PROCESSI MENTALI

Lo sviluppo dell'intelligenza... è legato a processi naturali o spontanei, i quali, pur potendo venire utilizzati e accelerati dall'educazione familiare o scolastica, non ne dipendono e costituiscono al contrario la condizione preliminare e necessaria dell'efficacia di qualsiasi insegnamento...
Si potrebbe quindi supporre che le operazioni intellettuali costituiscano l'espressione di coordinazioni nervose la cui ela­borazione avviene in funzione della sola maturazione organica.

Effettivamente, la maturazione del sistema nervoso non si com­pie prima dei 15 o 16 anni e perciò pare evidente che essa svol­ga un ruolo necessario, per quanto assai poco chiaro, nella for­mazione delle strutture mentali.

J.PIAGET: ricerche sullo sviluppo e l'educazione dell'intelligenza (antologia di scritti a cura di Roberto Maragliano), Loescher Editore, 1977, Torino


Dall'età di circa due anni ... il bambino dissocia gli oggetti dalle loro proprietà, in base al loro comportamento, per esempio il coltello dal pane o dal temperino.
Ma dall'età di circa 7 anni il fanciullo sviluppa in misura crescente nuovi e più complicati schemi. Egli ... di­viene consapevole delle proprie sequenze di azioni mentali e può vedere la parte che egli stesso ha nell'ordinare la propria esperienza.
Così diviene possibile per il fanciullo costruire i concetti di classe, relazione, numero, peso, tempo ecc. Ma i concetti che possono essere elaborati in questo stadio sono solo quelli che possono derivare da un contatto diretto con la realtà.

A partire dai 12 anni per i ragazzi più capaci, e dai 13 o 14 anni per i ragazzi di capacità medie, possono essere costruiti concetti di tipo più avanzato, poiché gli schemi disponibili in quest'età sono più complessi.
KENNETH LOVELL - LA FORMAZIONE MATEMATICA (THE GROWTH OF BASIC ATHEMATICAL AND SCIENTIFIC CONCEPTS IN CHILDREN) Traduzione di LYDIA TORNATORE, Edizioni La Nuova Italia, 1983


Il processo mentale della riflessione si ha quando, a livello di pensiero si verifica una riorganizzazione.
Desidererei ora fare una distinzione tra due tipi di azioni. Da una parte vi sono azioni singole quali gettare, spingere, toc­care, strofinare, azioni singole che il più delle volte danno ori­gine all'astrazione da oggetti.....
L'astrazione riflettente invece è ba­sata non su azioni singole, ma su azioni coordinate, anche in molti modi diversi: possono essere unite insieme ...oppure possono susseguirsi in un ordine temporale ... o coordinate in corrispondenza fra un'azione e l'altra...o ancora con intersezioni tra le azioni...
Ora, tutte queste forme di coordinazione trovano dei paral­leli nelle strutture logiche... e mi sembrano costituire la base delle strutture logi­che come esse si svilupperanno più tardi nel pensiero.

j.Piaget - Conferenze sulla epistemologia genetica, pp. 26-30

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