martedì 16 ottobre 2007

RAPPORTO INSEGNANTE ALUNNO



PREGIUDIZIALE ALL’APPRENDIMENTO

Jerome S. Bruner – Verso una teoria dell’istruzione –
1967 - Armando Armando Editore, Roma

“E' consuetudine, nel discutere di predisposizioni ad apprendere, porre l'accento su fattori culturali, motivazionali e personali, che influiscono sul desiderio di imparare e di affrontare la soluzione di problemi, fattori che sono di estrema importanza.
Esiste, per esempio, la relazione tra docente e discente, qualunque sia la posizione formale del docente, sia esso un insegnante o un genitore.
Poiché si tratta di una relazione tra qualcuno che possiede qualcosa ed un altro che non la possiede, la situazione didattica implica sempre per sua natura il problema dell'autorità.
Il modo con cui viene regolata questa relazione di autorità influisce sulla natura dell'apprendimento, sul grado di sviluppo di una capacità autonoma da parte di chi apprende, sul grado di fiducia del discente nella propria capacità di fare per conto proprio e cosi via.
La relazione tra chi istruisce e chi viene istruito non è mai priva di effetti sull'apprendimento e poiché il processo didattico è essenzialmente sociale, particolarmente nei suoi stadi iniziali... appare chiaro come il bambino, specialmente se deve adattarsi alla scuola, abbia bisogno di una minima padronanza di quelle capacità sociali necessarie per addentrarsi nel processo didattico....
Esistono differenti atteggiamenti nei riguardi dell'attività intellettuale a seconda delle classi sociali, dei due sessi, delle differenti età, dei diversi gruppi etnici.
Anche questi atteggiamenti, culturalmente trasmessi, si ripercuotono sull'impiego delle facoltà mentali. “

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