lunedì 10 dicembre 2007

PRIMA ELEMENTARE - TEST DI LETTURA

RIPORTO IL RISULTATO DI UN TEST DI LETTURA RIGUARDANTE UN NUMERO CONSISTENTE DI ALUNNI DI PRIMA CLASSE ELEMENTARE

Il test si è svolto alla fine di maggio, con l’ausilio di un registratore (cui i bambini erano abituati), facendo leggere lo stesso testo a ciascun bambino in un locale a parte .

Quindi ho valutato i seguenti parametri, totalizzando alla fine solo le scorrettezze e tracciando una “media” tra tutti i bambini dei risultati riscontrati in ciascun parametro:

1 Tempo impiegato
2 Scorrevolezza
3 Espressività
4 Comprensione del testo
5 Errori di lettura non recuperati
6 Ripetizione di parole
7 Incertezze nella lettura delle singole parole
8 Inversioni di sillabe
9 Salti e/o aggiunte di parole

L‘analisi del tabulato mette in luce che non sempre i bambini “più veloci” nella lettura sono anche quelli che “leggono meglio” (cfr. Erika.) , anche se il gruppo di quelli che riescono a coniugare soddisfacentemente velocità, correttezza e comprensione è abbastanza esteso.

Si nota anche che i pochi bambini (del tutto pari agli altri quanto a potenzialità scolastiche) che impiegano nella lettura il tempo maggiore, commettono anche il maggior numero di scorrettezze (cfr. Alessia, Simone S., Nicola), non accompagnato però da una carente comprensione del testo, che pure sarebbe ipotizzabile.

Il test mi pare esemplifichi con una certa chiarezza quanto l’abilità del leggere e del comprendere quanto si legge derivi per grandissima parte dall’esercizio costante che si fa in questo campo nella prima classe elementare e soprattutto nei primi mesi di scuola.

LA COMPRENSIONE DELLA LETTURA

“Imparare a leggere” significa imparare ad appropriarsi dei contenuti che qualcun altro ha scritto. Già in prima classe questo aspetto deve essere molto curato.

Ricordo, ad esempio, l'efficacia delle istruzioni per la classe che venivano da me scritte alla lavagna e mai semplicemente “dette” ai bambini.

Di conseguenza loro dovevano leggere, interpretare ed eseguire una serie di operazioni, non sempre e non del tutto uguali per tutti e da me espresse anche con difficoltà crescenti: partivo con lo scrivere “VAI E LAVA LE MANI”, per giungere ad istruzioni man mano più complesse, come “SE HAI FINITO ESCI IN GIARDINO”, o, verso la fine dell’anno, a istruzioni plurime: “VAI IN BAGNO, LAVA LE MANI E POI FAI LA MERENDA ” oppure “FINISCI DI SCRIVERE E VAI IN GIARDINO A GIOCARE, MA SENZA FARE CHIASSO”, ecc.).

Ricordo quando scrissi “... tornare in classe” e una bambina mi redarguì perchè non avevo scritto “aula (molti giorni prima avevamo parlato di questi due vocaboli).

Io scrivevo saltuariamente apposta anche qualche errore per dare ai bambini la sensazione che dovevano LORO stare attenti nel leggere per poter capire.

Questo sistema favorisce in tutti la voglia di capire e di affrontare lo sforzo necessario, anche se poi i due o tre più lenti si “arrangiano” osservando quello che fanno gli altri.

Negli anni successivi si può adottare il sistema delle “domande/risposte”, per cui i bambini devono rispondere brevemente per iscritto a domande tese a valutare una lettura da loro fatta (“bella, noiosa, divertente, ecc.)

In questa attività i bambini imparano gradatamente a rileggere da soli il testo per trovarvi le risposte: “se per capire non basta una volta, leggi due volte ... tre volte ..... tante quante servono!

Una tappa del percorso è quella nella quale sono i bambini stessi ad estrapolare dal testo delle domande da sottoporre ai compagni (più avanti: alla fine della quarta classe all'incirca).

Un ulteriore passo in avanti è quando vengono proposte ai bambini solo delle "risposte", dalle quali desumere le relative domande, in quel continuum gioco di montaggio, smontaggio e rimontaggio delle conoscenze che è alla base di un apprendimento critico.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

siete grandi!

Anonimo ha detto...

Complimenti per l'ottimo lavoro, è confortante per chi, come me, opera con tenacia e passione per la promozione della lettura a scuola,constatare che esistono docenti competenti e volenterosi.
Simona Maiozzi Lettrice e spressiva - Promoter della lettura ad alta voce